Tutti noi amiamo passare il tempo davanti allo schermo del computer: ci sono molti giochi divertenti, tanti siti dedicati a noi ragazzi e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il vero problema è sempre stato ottenere il permesso, dai genitori, per usare il computer tutto il tempo che vogliamo, magari mangiando un gelato o bevendo una bibita fresca…

Negli ultimi tre mesi è arrivato il Coronavirus e la scuola è cambiata, è diventata a distanza, quindi abbiamo avuto bisogno del computer perché la nostra aula, con la didattica on-line, è diventata Classroom! Quasi tutti siamo stati d’accordo che la scuola on-line non è così entusiasmante. Le video lezioni ci hanno impegnati molto perché i tempi erano più ristretti per poter chiedere spiegazioni alle maestre e per completare le attività; c’era meno spazio per parlare, raccontarci o per fare una pausa; ci si doveva concentrare di più perché, stando in casa, ci sono molte distrazioni (vedi ad. esempio fratellini che piangono, gatti che saltano sulla scrivania, nonni che vogliono seguire le lezioni, familiari che passano avanti e indietro, campanello che suona…); dovevamo svolgere i lavori scolastici da soli perché durante le video lezioni c’era solo il tempo di avviarle; mancava l’allegra confusione dello stare insieme. In questi mesi abbiamo passato molte ore davanti allo schermo del computer, ma oltre agli effetti negativi dobbiamo riconoscere che, grazie a Classroom, abbiamo potuto mantenere un contatto con le nostre maestre e con i nostri compagni; questo ci è stato di aiuto e di conforto in questa situazione di lockdown.

Tra gli altri aspetti positivi di Classroom c’è che ci siamo impratichiti con la tecnologia diventando dei veri esperti nel caricare compiti e fotografie, risolvere quiz, usare la videoscrittura, scrivere mail, chattare e ricercare informazioni… insomma abbiamo appreso cose che altrimenti non avremmo approfondito. Siamo diventati anche più autonomi nell’organizzarci con lo studio.  Inoltre abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere molto tempo con la nostra famiglia e ci siamo potuti dedicare ad attività come la lettura, il giardinaggio, la preparazione di torte e qualcuno si è cimentato anche con le pulizie! Restando a casa, tutte le persone (dunque anche noi) hanno compiuto un dovere civile cioè quello di contenere i contagi per proteggere soprattutto le persone anziane e più fragili.

Un altro effetto positivo è stato il contenimento dell’inquinamento; la terra, l’aria e i mari si sono ripuliti! Certamente, tutti abbiamo rimpianto la scuola tradizionale, quella in cui potevamo incontrarci, abbracciarci, stare insieme, chiacchierare, combinare guai, chiedere aiuto alle insegnanti o collaborazione a un compagno. Ci è mancato tutto: la merenda insieme, la ricreazione, il suono della campanella, la confusione, il movimento, perfino i rimproveri delle maestre e i piccoli litigi tra di noi! Abbiamo capito quanto fosse bello andare a scuola fisicamente, sorriderci, guardarci negli occhi. Noi poi, che siamo sempre andati d’accordo e che ci siamo sempre sentiti una CLASSE, la mitica QUINTA A

Faremo tesoro di questa esperienza particolare come di tutti i meravigliosi ricordi vissuti INSIEME in questi cinque anni!!!   
Testo collettivo con libere riflessioni di: Giacomo, Linda, Gioia, Daviela, Emma, Emma, Erik, Aurora , Sofia, Lorenzo, Maria Heloyza, Stefan, India, Filip, Francesca, Giovanni, Marco, Martina, Anastassia, Gioele

Gli alunni della classe 5^A Scuola Primaria “G.G.Trissino” di Sandrigo (Vi)